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Quello che non sapevi sul digital environment

Partiamo dalle basi, che cosa si intende per Digital Environment?

Il termine “digital environment” si riferisce all’insieme degli ambienti virtuali, delle piattaforme e dei servizi digitali che le persone utilizzano per interagire e svolgere attività online.

In altre parole, è l’ambiente digitale in cui viviamo e lavoriamo.

Il digital environment comprende una vasta gamma di strumenti e tecnologie, come i dispositivi mobili, i computer, i software, le applicazioni web, i social media, i servizi di cloud computing, l’intelligenza artificiale e molte altre tecnologie.

Tutte queste tecnologie sono strettamente connesse e si influenzano a vicenda, creando un ecosistema digitale complesso e in continua evoluzione.

Il digital environment ha cambiato radicalmente la nostra vita quotidiana, offrendo nuove opportunità e risorse, ma anche nuovi rischi e sfide.

Ad esempio, il digital environment ha reso possibile l’accesso istantaneo alle informazioni, la comunicazione globale in tempo reale e il lavoro remoto, ma ha anche portato problemi di sicurezza informatica, privacy e dipendenza da Internet.

In sintesi, il digital environment rappresenta il nuovo scenario in cui si muovono individui, imprese e istituzioni, e richiede una maggiore consapevolezza e competenza digitale per poter affrontare al meglio le sfide e sfruttare al massimo le opportunità offerte dalla digitalizzazione.

Chi si trova più a suo agio nel cosiddetto digital environment?

La prima cosa che ci sovviene alla mente pensando al 2022 è l’era digitale o meglio la generazione Z ed a come si stia evolvendo il mercato del lavoro.

Ma a chi corrisponde questa generazione ?

I nati tra il 1980 e il 1994, sono definiti “Millennials” ossia la generazione che collega il presente e il futuro: avendo visto nascere Internet e assistito alla  diffusione dei social network, sono la prima generazione digital.

La “Generazione Z” invece, è completamente immersa nel digitale con una forte prevalenza online ed omnichannel.

Per esempio se dovessero comprare un capo online, non trovano necessario vederlo o provarlo offline, tutto il percorso si conclude tramite il proprio smartphone, così come le relazione, le conoscenze e la completa condivisione dei contenuti.

La generazione Z quindi è una generazione attiva digitale dove, ogni persona nata nell’anno dello sviluppo delle piattaforme social più comuni, si è approcciata a questo mondo con una consapevolezza completamente diversa rispetto agli anni precedenti. Quando ancora negli anni 90 si scrivevano i messaggi e non era presente whatsapp, si comunicava attraverso il classico Nokia 3310.

Durante questi anni, la digitalizzazione ha portato importanti cambiamenti anche nel mercato del lavoro.

Sono nate nuove figure digitali come: E-Commerce Specialist, Cyber Security Expert, Fintech Expert, UX/UI Designer, Growth Hacker, Data Scientist, Social Media e Content Creator, Digital PR.

Mentre le figure pre esistenti nel mercato hanno dovuto integrare strumenti innovativi per soddisfare un nuovo approccio alla clientela, che con la digitalizzazione e la nascita della generazione Z, è diventata sempre più esigente e si è spostata su canali diversi da quelli offline.

Se prendiamo come riferimento la figura del venditore si evince che il mercato chiede in maniera sempre più pressante dei venditori 3.0, cioè venditori in cui alcune caratteristiche risultano fondamentali :

  • Brand Identity dell’azienda/prodotto/servizio deve essere rappresentata dalla persona stessa (digitale e non)
  • Social: deve ESSERCI!! Oggi la ricerca di nuovi potenziali clienti passa attraverso la creazione di relazioni e di scambio di competenze
  • Smart: veloce nel proporre nuove soluzioni e nei tempi di risposta
  • Formazione sia dal punto di vista delle soft che hard skills

Quindi per adeguarsi al mercato odierno devono conoscere il social selling che permette di massimizzare il valore delle relazioni che un’azienda ha costruito con la clientela, sfruttando i social network.

In questo scenario la customer satisfaction diventa l’elemento centrale, infatti i nuovi modelli di vendita coinvolgono il “cliente ovunque”, con canali orientati all’acquirente e non più solo al prodotto ( product centric).Questo ci aiuta a capire che la rivoluzione digitale ha ampliato il mercato lavorativo non solo attraverso l’introduzione di nuove competenze aziendali, ma anche, richiedendo un know-how differente rispetto al passato dal punto rivista delle hard skills.

Analizzando l’andamento del mercato, l’aumento della richiesta di nuove conoscenze lavorative, sarà sempre più richiesto ed in continua evoluzione con il passare del tempo, portandolo a diventare fondamentale in futuro.

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